Kinesiografia
LA DISCIPLINA
La Kinesiografia è la disciplina che studia la funzione individuale attraverso il movimento della mandibola.
– Il pensiero kinesiografico:
NASCE
dalla considerazione che qualsiasi movimento mandibolare è frutto di un’attività muscolare, e che tale attività è condizionata dall’impalcatura scheletrica dell’intero organismo e da qualunque forma di patologia organica.
SVILUPPA
nella ricerca di uno schema di funzionamento generale e porta alla conoscenza del fatto che non sempre una patologia situa laddove origina ma si può manifestare in distretti corporei adiacenti (nel caso dell’apparato stomatognatico sotto forma di malocclusione e di trauma occlusale).
EVOLVE
grazie al contributo di numerosi professionisti, fino a schematizzare, attraverso appropriate elaborazioni, il grafico del lavoro muscolare proprio dell’individuo.
La kinesiografia, in quanto rivolta allo studio dell’attività muscolare, guida:
NELLA FASE DIAGNOSTICA
Offre un contributo essenziale nell’individuare una patologia attraverso una serie di informazioni che, desunte da un grafico di funzione individuale, permettono di risalire all’etiopatogenesi.
NELLA FASE PROGNOSTICA E PROGETTUALE
Suggerisce una chiara valutazione prognostica e consente di progettare una terapia che tenga conto di eventuali tensioni muscolari determinate da patologie esterne all’apparato stoma-tognatico, con conseguente reale diminuzione dei rischi di recidiva o di danni iatrogeni (ad esempio sindrome dell’ATM).
NEL CONTROLLO DELLE SIN-GOLE FASI DELLA TERAPIA
Permette di verificare, in tempo reale, la risposta muscolare relativa ad ogni singolo intervento, consentendo di prevenire l’insorgere di parafunzioni spesso irreversibili, in quanto originate da reazioni a catena difficilmente controllabili.
NELLA FUNZIONALIZZAZIONE: VERIFICA FINALE
Preserva, grazie al quadro di insieme che è in grado di offrire, dagli insuccessi legati all’impossibilità di cogliere tutti quei particolari indispensabili ad un corretto funzionamento e quindi alla stabilità.
Tutto ciò consente di affrontare qualsiasi intervento, sia esso conservativo o riabilitativo, con accresciuta sicurezza, in quanto la capacità di prevedere le possibili reazioni del “sistema” favorisce quell’azione riequilibratrice cui qualsiasi atto medico deve tendere.
La kinesiografia fa emergere la consapevolezza che ogni paziente è portatore di una sua specificità, e qualunque intervento dovrebbe tenerne conto.